Giornata della Memoria

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della memoria
È una giornata che si celebra in tutto il mondo per ricordare la storia.
Istituita nel 2000, anno di nascita del Museo Memoriale della Libertà, la giornata commemorativa della memoria, è un omaggio alle vittime del nazismo e un’occasione di riflessione su una vicenda che ci riguarda tutti da vicino.           

Il 27 gennaio 1945 la 60esima armata dell’esercito sovietico abbatte i cancelli di Auschwitz.
Con l’avvicinarsi dell’Armata Rossa, già intorno alla metà di gennaio, le SS iniziarono ad evacuare il complesso: circa 60.000 prigionieri vennero fatti marciare prima dell’arrivo dei russi. Di questi prigionieri, si stima che tra 9000 e 15000 sarebbero morti durante il tragitto, in gran parte uccisi dalle SS perché non riuscivano a reggere i ritmi incessanti della marcia. Altri prigionieri, circa 9.000, erano stati lasciati nel complesso di campi di Auschwitz perché malati o esausti: le SS intendevano eliminarli ma non ebbero il tempo per farlo prima dell’arrivo dei sovietici.     

“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.
Primo Levi

    

L’anniversario della liberazione d’Italia, noto anche come festa della Liberazione è una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.

È un giorno Simbolo della Resistenza, cioè della lotta condotta dai partigiani.

l 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi, imponendo la resa.

«Arrendersi o perire!» fu la parola d’ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi.

Entro il 1º maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine a vent’anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.

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