Museo Memoriale della Libertà

Museo Memoriale della Libertà

Il Museo Memoriale della Libertà propone un percorso narrativo che rievoca gli avvenimenti legati alla fine della II Guerra Mondiale.

 

CINNI DI GUERRA

Memorie e fantasie dei bimbi che videro passare il fronte.
Un documentario di Giacomo e Giuseppe Savini 
Montaggio Fabio Bianchini Pepegna 
Produzione Mauro Bartoli – Lab Film
Realizzato con l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera e l’lstituto Italiano di Cultura di Amburgo.

I giorni della Seconda Guerra Mondiale a Bologna, raccontati da chi all’epoca era un bambino, un “cinno di guerra”.
Sono gli ottantenni di oggi a conservare e a descrivere le immagini di mesi tragici, di sofferenze, di paure, ma anche di spensieratezze, di giochi e di ingenua incomprensione rispetto a tutto quello che stava accadendo attorno a loro, negli anni 1943-1945, nella città di Bologna, con la sua collina e la sua pianura.

 

Il Memoriale

Una vera macchina del tempo che trasporta il visitatore all’ultimo periodo della Seconda Guerra Mondiale. Sarete immersi nei mesi che precedettero la fine della Guerra.

 

Parco Veicoli

Una collezione tra le più importanti in Europa con corazzati, tra i quali un carro armato Sherman, trasporti truppe, autocarri, jeep, anfibi. Alcuni pezzi veramente rarissimi!

Gite Scolastiche

Il Museo Memoriale per le sue particolari caratteristiche aiuta ad avvicinare i giovani ad un passato quasi sconosciuto, coinvolgendoli emozionalmente.

Il Memoriale

 


Nel 1945 Edo Ansaloni aveva vent’anni ed era uno studente universitario con l’età e la formazione culturale giusta per vivere consapevolmente la delicata fase storica che stava per compiersi. Dotato di una spiccata capacità d’iniziativa  si trasformò – nella primavera di quell’anno – in un fotoreporter scattando e filmando migliaia di immagini degli ultimi giorni di guerra a Bologna. Munito della sua Leica e di una cinepresa da 16 mm. Edo filmò, nei giorni che precedettero la Liberazione, i bombardamenti aerei sull’Est bolognese e le precipitose fughe nei rifugi dei condomini del palazzo in cui era sfollato. Poi, il 21 aprile, fu tra i primi a riprendere l’ingresso dei militari polacchi nel centro di Bologna e i festeggiamenti dei partigiani e dei civili.  Il filmato originale è, oggi, inserito all’interno del percorso che il Memoriale ospita.

I ricordi personali, accompagnati al patrimonio materiale e documentale hanno dunque rappresentato lo stimolo di partenza per progettare un Museo, il più possibile interattivo, poiché l’obiettivo era rendere il dramma della guerra comprensibile a tutti. Costituito da diorami realizzati a grandezza naturale, con suoni e luci destinati a ricreare il terribile inverno 1944-1945 e la primavera successiva, il Museo consente al visitatore di divenire protagonista degli eventi proposti.

“RIVOLGO UN PENSIERO A TUTTI QUELLI CHE HANNO DATO LA VITA O CHE HANNO SOFFERTO PER LA CONQUISTA DELLA LIBERTÀ”
EDO ANSALONI
 

 

 

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Via Giuseppe Dozza 24
40139 Bologna